Paola Cortellesi, regista e attrice del film "C'è ancora domani" vincitore di 6 David di Donatello incontra il Piano per l'Uguaglianza e i Centri antiviolenza

Gruppo con Paola Cortellesi
 

Lunedì 9 settembre alle 21.30, l’Arena Puccini, lo storico cinema all’aperto nel parco del Dopolavoro ferroviario, promosso da Fondazione Cineteca di Bologna e Ibc Movie, ha accolto la regista e attrice Paola Cortellesi in occasione della proiezione del suo film campione d’incassi "C’è ancora domani". Per l'occasione, Cortellesi ha incontrato Simona Lembi, responsabile del Piano per l'Uguaglianza della Città metropolitana di Bologna e la rete dei Centri antiviolenza del territorio e dei Centri per uomini autori di violenza.  

A Cortellesi è stato consegnato il Piano per l'Uguaglianza e manifestato da parte di tutte il più profondo apprezzamento e ringraziamento per un film, coraggioso e atteso che, pur ambientato nel 1946, affronta questioni di grandissima attualità, come la violenza e il rapporto tra i sessi, in un modo che apre ad una prospettiva di profonda fiducia sugli effetti di scelte personali e di quelle pubbliche. 

Nel pomeriggio, il film è stato proiettato anche alla Casa circondariale Dozza di Bologna, dove Paola Cortellesi ha incontrato detenute e detenuti, alla presenza, anche della Direttrice del Carcere Casella, di Elena di Gioia, di Simona Lembi e di Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna.   

Il film è soprattutto un coraggioso messaggio di speranza, un invito al cambiamento che, per essere tale, ha bisogno di passare dal ‘femminile’. Il film racconta la storia di Delia (Paola Cortellesi), moglie di Ivano (Valerio Mastrandrea) e madre di tre figli. Sono questi i ruoli che la definisco e, apparentemente, ciò le basta. Siamo nella seconda metà degli anni '40 in una Roma divisa tra la spinta positiva della liberazione e le miserie della guerra da poco alle spalle. Ivano è capo supremo e padrone della famiglia, lavora duro per portare i pochi soldi a casa e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre direttamente con la cinghia. Ha rispetto solo per il padre, uomo livoroso e dispotico di cui Delia è a tutti gli effetti la badante. L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con cui condivide momenti di leggerezza e qualche intima confidenza. È primavera e tutta la famiglia è in fermento per l’imminente fidanzamento dell’amata primogenita Marcella che, dal canto suo, spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di ceto borghese e liberarsi finalmente di quella famiglia imbarazzante. Anche Delia non chiede altro, accetta la vita che le è toccata e un buon matrimonio per la figlia è tutto ciò a cui aspiri. L’arrivo di una lettera misteriosa però, le accenderà il coraggio per rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.

 
 
 
Data di pubblicazione: 10/09/2024