Violenza contro le donne, siglato l'Accordo metropolitano con i Centri antiviolenza

Più risorse e nuovi posti per l'accoglienza

Firma del protocollo
 

Più risorse ai Centri antiviolenza e aumento dei posti per l’ospitalità e l’accoglienza delle donne maltrattate. Queste le novità del rinnovo 2025-2027 dell’Accordo di ambito metropolitano per la realizzazione di attività e interventi di accoglienza, ascolto e ospitalità per donne che hanno subito violenza. 

Grazie al coordinamento della Città metropolitana di Bologna, nell’ambito della terza Area del Piano per l’Uguaglianza, i 55 Comuni del territorio metropolitano hanno aumentato le risorse destinate ai Centri Antiviolenza. 
Con il rinnovo aumentano i posti di ospitalità a disposizione delle donne, che passano da 64 a 70. 
Le risorse totali che l’Accordo stanzia per sostenere l’ospitalità in pronta accoglienza e in casa rifugio, anche ad alta intensità educativa, presso  i Centri antiviolenza passano da 254.587 mila euro a 356.421 euro a cui se ne aggiungono 20.000 euro che la Città metropolitana destina solo per il livello di ascolto, consulenza e sostegno garantito dagli sportelli di ascolto.
In ottica preventiva, infatti,  l’Accordo prevede inoltre un potenziamento del livello dello sportello di ascolto/consulenza e sostegno, e integra le risorse statali con ulteriori risorse della Città metropolitana. 

La Città metropolitana stanzia per la prima volta 40 mila euro per l’ospitalità e per l’accoglienza presso gli sportelli di ascolto delle donne vittime di violenza, al fine di lavorare in un’ottica preventiva, un impegno che si manterrà per ogni annualità dell’Accordo. 
Il Comune di Bologna ha aumentato significativamente le risorse nel corso del mandato, così come i restanti  54 Comuni del territorio metropolitano hanno fatto un grande investimento. 

L’Accordo di ambito metropolitano per la realizzazione di attività ed interventi di accoglienza, ascolto ed ospitalità per donne che hanno subito violenza è stato sottoscritto per la prima volta nel 2015, tra Città metropolitana di Bologna, Enti locali e Associazioni del territorio metropolitano che si occupano di contrasto alla violenza (Casa delle Donne, Trama di Terre, MondoDonna, Udi, SOS DONNA, e PerLeDonne), rinnovato nel 2020, integrato nel 2021 e rinnovato nuovamente nel 2025 (data di sottoscrizione 5 marzo 2025). 
Grazie a questo impegno si è creato sul territorio un sistema di accoglienza e di ospitalità per donne maltrattate o che hanno subito violenza, articolato su tre livelli di intervento: la consulenza, l’ascolto e il sostegno, l’ospitalità di prima e pronta accoglienza e l’ospitalità in seconda accoglienza, anche ad alta intensità educativa per chi ha necessità di mettere in protezione anche i minori. Per ognuno dei tre livelli, l’Accordo definisce le caratteristiche, gli elementi minimi garantiti, gli impegni delle istituzioni e delle associazioni e i contributi per il sostegno alle azioni messe in atto.

Nell’ambito dei posti previsti nell’Accordo metropolitano sono state registrate, nel 2023, 143 ospitalità, per un totale di 131 donne. Ma il dato complessivo di donne che intraprendono un percorso di uscita dalla violenza accedendo ad un Centro antiviolenza è molto più alto, perché l’ospitalità è solo una parte del lavoro: sono 1.318 le donne che si sono rivolte ai CAV nel 2023 nel territorio metropolitano di Bologna.

Il Comune di Bologna, in particolare, ha aumentato significativamente nel corso del mandato il finanziamento dedicato ai Centri antiviolenza, portandolo a 230.000 euro, di cui 137.000 previste dall’Accordo, finanziando anche le attività dei due CAV che non hanno servizi di accoglienza domiciliare, ma offrono servizi di sportello e assistenza legale e psicologica. Il Comune sostiene inoltre le attività del Centro Senza Violenza, dedicato agli uomini maltrattanti, con un finanziamento di 123.000 euro per il 2025.  

Si è previsto inoltre di potenziare maggiormente il raccordo anche con altri soggetti del territorio, tra questi Aziende Usl, Centri per uomini autori di violenza, Asp Citta di Bologna, per prevedere forme sempre più flessibili di accompagnamento e di supporto per donne che presentano bisogni specifici e che sono sempre più numerose (a titolo di esempio, donne senza dimora, donne che presentano situazioni di dipendenza, fragilità psichica, donne con disabilità) individuando momenti ad hoc di confronto e condivisione di possibili risposte innovative.

Inoltre, il Comune di Bologna, il Comune di Imola e l’Unione Reno Galliera, grazie alle risorse del Fondo statale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, assegnato e concesso ai Comuni sedi di Centri antiviolenza e Case rifugio, in base al Piano Nazionale Antiviolenza, destinano ulteriori risorse in favore dei CAV e delle Case Rifugio. Si tratta in particolare per il 2025 di 530 mila euro per Bologna, 254 mila euro per Imola e 74 mila euro per l’Unione Reno-Galliera.

 
 
 
Data di pubblicazione: 05-03-2025